Da
"Salute Europa" del 16 Maggio 2001
Finalmente una
pillola efficace, sicura e che non fa ingrassare
Da pochi giorni è finalmente
arrivato nelle farmacie italiane un nuovo contraccettivo orale con una
minima quantità di estrogeni e per questo definito "pillola
piuma" in grado di venire incontro alle richieste di numerose donne che
desideravano una pillola sicura ma più "leggera". Questo nuovo
prodotto, realizzato nei laboratori della Wyeth e presentato ieri a Roma,
contiene, infatti, appena 15 microgrammi di estrogeni, il dosaggio più
basso mai realizzato in laboratorio. Una pillola che proprio per il suo
bassissimo dosaggio è stata chiamata Minesse, che vuol dire minimo
estrogeno e ha un pregio in più e cioè non fa ingrassare.
"Da oltre 40 anni, e cioè da quando Pincus la realizzò, la pillola
conserva la stessa efficacia – ha affermato il prof. Giuseppe Benagiano,
Segretario della Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia,
Professore di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Roma "La
Sapienza" - anzi, si può forse dire che la pillola di Pincus era più
efficace di quelle moderne perché con le pillole attuali basta una sola
dimenticanza che la sicurezza contraccettiva viene alterata mentre con la
"pillola" storica di Pincus la dimenticanza di un giorno non
creava problemi.
Quindi la pillola nel tempo non ha mai avuto un problema di efficacia e di
sicurezza. In questi 40 anni ci si è solo dovuti preoccupare di renderla
sempre più tollerabile. Oggi, si ottengono dosaggi che sono del 500% più
bassi del dosaggio della prima pillola. Basti pensare che la pillola di
Pincus aveva 100 microgrammi di etinilestradiolo, poi, nel tempo, si è
arrivati a 20 microgrammi, per giungere, infine, all’attuale pillola più
moderna e più leggera, che ne contiene solo 15. E questa è stata una
diminuzione vera, reale, trattandosi di una riduzione della stessa sostanza.
Per quanto riguarda il progestinico questa diminuzione è passata da 10.000
a 75, e poi a 60 microgrammi ma la riduzione è avvenuta utilizzando
sostanze diverse, quindi non si è trattato di una diminuzione vera e
propria come è avvenuto per l’etinilestradiolo. Questo processo è
avvenuto lasciando intatte sicurezza ed efficacia ma riducendo al minimo gli
effetti collaterali.
Siamo arrivati, quindi, ad un livello che fino a pochi anni fa era
impensabile. Una conquista al servizio della donna. Al servizio della
coppia."
"La realizzazione di questa nuova pillola – ha evidenziato il prof.
Andrea Riccardo Genazzani, della Cattedra di Ostetricia e Ginecologia all’Università
di Pisa - significa che adesso più donne possono prendere un contraccettivo
orale. Non bisogna dimenticare, infatti, che ci sono donne con elevata
sensibilità agli estrogeni per cui la pillola crea loro problemi di peso,
ritenzione idrica e tensione mammaria dimostrando un eccesso di attività
estrogenica. Per questo motivo molte donne non prendevano il contraccettivo
orale o lo prendevano con difficoltà o lo interrompevano dopo poco tempo.
Adesso, con una pillola che ha un dosaggio di estrogeni del 25% più basso
del contraccettivo più leggero attualmente a disposizione, si può
comprendere come alle donne si sia aperto un nuovo, impensabile orizzonte.
In pratica tante donne hanno un’opzione in più che meglio si adatta al
proprio organismo.
La sicurezza contraccettiva – ha proseguito - è garantita dall’associazione
con un progestinico potente come il gestodene. E questo potrebbe già essere
sufficiente. Però, per elevare al massimo la sicurezza, si è ricorso ad un
intelligente artificio: è stato prolungato di tre giorni il tempo di
somministrazione del principio attivo e ridotto il tempo di intervallo fra
un periodo di assunzione e il successivo. Per evitare errori nell’assunzione
della pillola, errori di dimenticanza che possano mettere a repentaglio la
sicurezza contraccettiva, si sono aggiunte alle normali pillole contenenti
il principio attivo, di colore giallo, quattro pillole bianche di placebo,
cioè senza principi attivi. In questo modo la donna, assumendo il
contraccettivo orale per 28 giorni consecutivi, non rischia di dimenticare
di prendere la pillola. Finita la confezione al ventottesimo giorno, subito
ne comincia una nuova.
Il ciclo mestruale arriva mentre si assumono le quattro pillole contenenti
il placebo, quelle cioè, che non contengono il principio attivo. Il ciclo
dura un paio di giorni all’inizio dell’utilizzo della nuova confezione e
poi cessa.
Se la donna dimentica di assumere Minesse deve comportarsi come per tutte le
altre pillole: non appena si accorge della dimenticanza deve subito
prenderla. Se la dimenticanza dovesse riguardare più pillole, soprattutto
nella fase iniziale, allora deve ricordare che durante quel ciclo la
contraccezione orale potrebbe essere a rischio.
Questa nuova pillola – ha aggiunto - è adatta a tutte le donne,
giovanissime comprese. Ma attenzione: per il suo basso dosaggio non va
dimenticata nella sua assunzione quotidiana. Il consiglio è di prenderla al
mattino, quando si lava i denti. La donna italiana, infatti, ha denti
bellissimi e ciò vuol dire che li cura con diligenza tutte le mattine per
cui a questo gesto quotidiano può associare anche quello di prendere la
pillola".
Il prof. Genazzani ha poi ricordato come la donna italiana stia diventando
più matura nei confronti della contraccezione orale. Cresce sempre più,
infatti, il numero di quelle che la prendono , che oggi sfiora il 20% delle
donne in età fertile. Un indice alto rispetto al passato, in decisa
crescita, ma sempre basso rispetto alla realtà di altri Paesi. Le italiane
sono, quindi, in una zona bassa della classifica nel ricorso alla
contraccezione orale ma stanno risalendo la china e la possono risalire
ancora più facilmente con questa nuova pillola al minimo dosaggio di
estrogeni.
"La donna italiana ha sempre avuto una vera e propria avversione verso
gli ormoni– ha sottolineato la dott.ssa Franca Fruzzetti, dell’Università
di Pisa - E questo perché li associa da sempre a varie situazioni, dal
tumore all’estetica. La maggiore cultura della contraccezione orale
presente, invece, negli altri Paesi europei è dovuta al fatto che si è
compreso come la pillola non comporti vantaggi solo dal punto di vista
contraccettivo. Si è capito, per esempio, che assumendo la pillola per
dieci anni, quando la donna poi decide di avere un figlio sarà più fertile
rispetto alle altre donne. Un elemento importante questo perché al momento
sono tante le donne che, impegnate nel lavoro, decidono di avere un figlio
in età più avanzata rispetto a quella delle loro madri. Inoltre la
pillola, per i bassi valori ormonali, consente un’importante protezione
sugli organi riproduttivi e riduce il rischio del tumore ovarico e di quello
uterino.
Tanti i vantaggi quindi che la donna italiana deve imparare a conoscere
così come è accaduto in altri Paesi. La non conoscenza di questi vantaggi
e una certa riserva, anche culturale, nei confronti della pillola la
trattengono dall’uso del contraccettivo orale. L’arrivo di questa nuova
pillola, quindi – ha concluso - potrà certamente contribuire ad aumentare
la cultura della contraccezione orale in Italia".
L’importanza di una pillola
che non faccia aumentare il peso delle donne è stata sottolineata dal prof.
Pietro Antonio Migliaccio, Medico nutrizionista, Libero docente in Scienza
dell’Alimentazione dell’Università di Roma "La Sapienza".
"La paura di ingrassare – ha affermato - per molte donne costituisce
un vero e proprio terrore, tanto da spingerle a non assumere la pillola
anticoncezionale per evitare di veder salire l’ago della bilancia. Una
paura - prima dell’arrivo di questa nuova pillola - fondata.
Come nutrizionista, infatti, ho potuto constatare che sono molte le donne
che chiedono se la pillola anticoncezionale può avere effetti negativi sul
peso. Ma sono molte di più quelle che arrivano già con parecchi chili di
troppo legati all’uso del contraccettivo orale. L’aumento di peso va dai
3 ai 7 chili e si tratta di un aumento reale non di una paura delle donne.
Tanto che, una volta interrotta la pillola, quei chili in più molto spesso
non se ne vanno. Ma c’è di più: nelle donne che fanno uso di
contraccettivi orali - almeno quelli di "vecchia" generazione - le
diete ipocaloriche, e cioè le diete dimagranti, hanno un effetto minore.
Vale a dire che non solo la pillola fa ingrassare ma rende anche difficile
dimagrire.
Benvenuta, quindi, questa nuova pillola, alleata delle donne anche per
quanto riguarda il peso, che, oltre a non far ingrassare è d’aiuto a
quelle che hanno problemi di sovrappeso. E permette a quelle che vogliono
dimagrire di non rendere vana la loro battaglia con la bilancia in quanto
non ostacola l’efficacia della dieta dimagrante".